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114 risultati trovati con una ricerca vuota

  • TIE A YELLOW RIBBON - TORINO PARTECIPA!

    Una bella foto ci arriva da una Signora di Torino che ha voluto partecipare senza essere dei nostri ma diventando dei nostri. Purtroppo i “nostri” questa volta non sono arrivati e confidiamo in una prossima dimostrazione di attaccamento. Il Portale è nato principalmente per unire in occasioni particolari e anche attualmente tragiche che stiamo vivendo. Se qualcuno ha fatto delle foto Domenica scorsa ce le faccia avere inviando al seguente indirizzo mail: ioperlacomunita@portalecem.com Contribuirete tutti indistintamente a formare un grande poster che rimarrà per tutti!!!

  • Anche a Milano la pedalata per gli ostaggi israeliani a Gaza. Proteste davanti alla Croce Rossa

    Presenti anche i rappresentanti della comunità ebraica Milano come Tel Aviv, Melbourne e Hong Kong per un pedalata di solidarietà per chiedere che vengano liberati tutti gli ostaggi ancora in mano ad Hamas. Era il 7 ottobre quando quando centinaia di cittadini Israeliani, anche anziani e bambini venivano rapiti. Sono passati cento giorni dall'inizio di un conflitto che ha portato già a 24mila morti, distrutto infrastrutture. Una guerra che non accenna a spegnersi ma anzi si sta estendendo. A Milano la partenza è in via Washington, arrivo in piazza Cairoli passando prima dalla sede della Croce Rossa in via Pucci, in zona Sempione. Alle biciclette è legato un nastro giallo. Durissimo l'attacco del presidente della comunità ebraica milanese Meghnagi: “La croce rossa non ha fatto niente, è un caso drammatico avere portato via 300 persone, oggi hanno in mano mano ancora più di 100 persone e la Croce Rossa non riesce a portare i medicinali. Ormai sono oltre 3 mesi e non si riesce a fare nulla". L'iniziativa che si tiene simultaneamente in tante città e al velodromo di Tel Aviv è promossa da la squadra di ciclismo professionistico israeliana Israel – Premier Tech, insieme al The Hostage and Missing Families Forum e alla Federazione ciclistica israeliana. Testimonial della manifestazione Chris Froome, vincitore di quattro Tour de France, gareggia nel team Israele – Premier Tech. Il servizio di Arianna Garavaglia, montato da Dario Capatti, con le interviste a Franco Modigliani, organizzatore della manifestazione, e a Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano.

  • PER NON DIMENTICARE LA STRAGE DEL 7 OTTOBRE - SUCCEDE A BUDAPEST

    "Così non dimenticheranno": una piazza di Budapest è stata ribattezzata "Piazza 7 ottobre" Gli ungheresi ci hanno favorito nella guerra, ma non ci aspettavamo questo gesto: una piazza vicino alla Grande Sinagoga di Budapest è stata ribattezzata "Piazza 7 Ottobre" e ieri vi si è tenuta una commovente cerimonia. "Siamo dalla parte di Israele", ha detto uno dei promotori del gesto nella comunità ebraica della città L'Ungheria è favorevole alla guerra con Gaza, ma non ci aspettavamo il seguente gesto commovente: una piazza centrale della capitale Budapest è stata ribattezzata "7 ottobre", con l'incoraggiamento e il sostegno della comunità ebraica del paese.La comunità ebraica ungherese è stata molto coinvolta e vuole aiutare Israele dallo scoppio della guerra, e ha raccolto 50.000 euro che ha trasferito alle comunità circostanti. "Continuiamo a pensare a cos'altro si può fare, dice l'avvocato Tomas Hersh, membro del consiglio di amministrazione dell'Associazione delle comunità ebraiche in Ungheria. Secondo Hersh, la comunità voleva che i suoi membri, così come gli altri residenti di Budapest, non dimenticassero il 7 ottobre, quindi è stato deciso che una piazza centrale - Piazza Herzl Tivadar tér (accanto alla Grande Sinagoga di Budapest in via Dohany, nel cuore del quartiere ebraico) avrebbe cambiato nome. "All'inizio si parlava che sarebbe stato simbolico e per due settimane, ma ieri (domenica) all'evento di annuncio a cui ha partecipato l'ambasciatore israeliano, il sindaco di Budapest ha detto che sarebbe rimasto, aggiunge Hersh"

  • Difenderemo noi stessi, per difendere il nostro futuro”

    Il discorso all’Onu dell' Ambasciatore israeliano Gilad Erdan: “…nessuna risoluzione dell’Assemblea Generale potrà costringerci a commettere un suicidio collettivo" Difenderemo noi stessi, per difendere il nostro futuro”

  • VITA E ARTE DISTRUTTA NEI KIBBUTZ

    Un video indubbiamente da vedere, una mostra fotografica assolutamente da non perdere SAVE THE DATE Martedì 19 Dicembre

  • ANTISEMITISMO NON TOLLERABILE IN ITALIA

    Davide Blei Delegato alla Comunicazione - Comunità Ebraica di Milano - in una intervista rilasciata a LaPresse “A due mesi dagli attentati del 7 ottobre la posizione della comunità ebraica milanese è molto ferma, ferma perché si è scatenato l’antisemitismo e l’antisemitismo non si può tollerare in un paese come l’Italia che fa parte dell’Europa e dell’Occidente”. Lo spiega a LaPresse il portavoce della comunità ebraica milanese, Davide Blei. “Questo crescente avanzare dell’antisemitismo – continua – si può contrastare soltanto dal punto di vista culturale, facendo piazza pulita delle false credenze e dei falsi problemi. La comunità ebraica ha il dovere di spiegare che siamo italiani, nati in Italia, abbiamo lavorato e lavoriamo in Italia, abbiamo magari parenti in Israele ma siamo italiani, quindi vediamo le cose come le vedono gli italiani”. Gli attentati del 7 ottobre – prosegue ancora Blei – hanno dimostrato che la ferocia non ha fine, una ferocia peggiore di quella animalesca perché sono state fatte delle cose che nessun animale farebbe mai. La comunità ebraica milanese è certamente d’accordo che Israele si sieda ad un tavolo per i negoziati, ma ovviamente il terrorismo va spazzato via fino in fondo. Non possiamo fare confusione, i palestinesi hanno subito questo terrorismo, dovrebbero riconoscere Israele, sedersi anche loro al tavolo e avrebbero il loro Stato. Quello che certamente Israele vuole fare è riportare a casa tutti gli ostaggi, che non dimenticheranno mai come sono stati trattati, come sono stati uccisi gli altri perché è stata una cosa che ha spaventato il mondo di ogni religione e ogni natura”.

  • 7 OTTOBRE 2023 -L’organizzazione israeliana nel soccorrere i feriti ha fatto la differenza

    Le immagini di una giornata terribile che ha visto arrivare 700 feriti in poche ore. Il Direttore Generale Xahi Sluzki ha raccontato di quella prima giornata infernale dopo il massacro perpetrato dai naziislamici di Hamas. Quello che è accaduto non si è mai visto in Israele che purtroppo di guerre ne ha viste tante. E’ stato chiamato l’11 settembre di Israele e seppure il paragone sia calzante la grande differenza è che l’11 settembre i pronto soccorsi non hanno lavorato più del solito perché la gente nelle torri era morta qui è stata una lotta per salvare i sopravvissuti.

  • LUCY AHARISH - UN VIDEO CHE TUTTI DOVREBBERO VEDERE!

    Una giornalista araba, cristiana che ha sposato un artista ebreo. Una voce libera, intelligente che affronta l’antisemitismo con una linguaggio diretto ed estremamente efficace

  • Rompiamo il Silenzio - Femminicidio di Massa delle Donne Israeliane compiuto il 7/10/2023

    PARTECIPA ALL'EVENTO IN DIRETTA SU ZOOM ORGANIZZATO DALL'ASSOCIAZIONE ITALIA-ISRAELE DI MILANO ORE 19:30 Cari amici e membri della Comunità, Spero che questo messaggio vi trovi in buona salute. Oggi ci rivolgiamo a voi con un invito urgente e cruciale che va al di là delle nostre singole identità e comunità: partecipate allo Zoom Meeting sul femminicidio di massa delle donne e ragazze israeliane compiuto il 7 ottobre 2023. È nostro dovere rompere il silenzio assordante che circonda questa tragica realtà e unirci per discutere, sensibilizzare e agire. La vostra partecipazione è fondamentale per amplificare le voci di coloro che sono state vittime di violenze insensate e per promuovere una cultura di rispetto e protezione. Partecipare è facile attraverso il nostro PortaleCEM, il cuore della nostra comunità. Nessuno può mancare a questo importante momento di riflessione e azione. Uniamoci per dimostrare il nostro impegno contro il femminicidio e per sostenere coloro che necessitano della nostra solidarietà. Insieme possiamo fare la differenza. Vi aspettiamo numerosi. Cordiali saluti, Davide Blei Responsabile della Comunicazione Comunità Ebraica di Milano - CEM

  • MOSÈ MAIMONIDE: non solo filosofo ed esperto in studi rabbinici ma anche medico rinomato

    Non tutti sanno che fra i commentatori biblici uno dei più geniali e attuali fu sicuramente Mosè Maimonide. Nato nella Spagna andalusa a Cordoba il 30 marzo 1135, e conosciuto anche come Rambam, egli si distinse oltre che per l'immensa erudizione anche per la sua meticolosità di "codificatore" e "riordinatore" di numerose leggi ebraiche e per il coraggio e la determinazione con cui affrontò come medico e pensatore un'epoca decisamente difficile.

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