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Novità (93)

  • "L'ORA DELLA VERITÀ" - OSPITE DAVIDE BLEI

    Intervista di Davide Blei, delegato alla comunicazione della Comunità ebraica di Milano, alla trasmissione TV “L’Ora della Verità”Analisi di un “ genocidio” Così è, se Vi pare!!! GUARDA IL VIDEO SU YOUTUBE - CLICCA SUL LINK lo potrai vedere nella lingua che desideri attivando i sottotitoli

  • PERCHÈ LA EVIDENCE-BASED MEDICINE (EBM) HA BISOGNO DELLA MEDICINA CLASSICA CINESE

    Oggi si sente molto parlare di medicina basata sulle evidenze (EBM, Evidence-Based Medicine) definita dal padre di questo metodo, David L. Sackett, come ”l'uso esplicito e coscienzioso delle migliori prove scientifiche nel prendere decisioni nella pratica medica”.  Nella ricerca medica è impossibile definire tutte le variabili ed eliminare l'elemento personale porta a un'interpretazione disinvolta dei dati clinici (Image courtesy of Freepik) E’ importante però riconoscere che la medicina non fa parte delle “ Scienze esatte ” come la fisica, la biologia o l’astronomia. Ancora nel 1951 Sir Lionel Whitby , professore di fisica a Cambridge, scriveva: ”Noi sappiamo che nel campo della fisiologia e della patologia, mediante un approccio scientifico, è possibile stabilire con esattezza un fatto. Ma l’esperienza ci dimostra che il fatto isolato può essere interpretato in modi diversi a causa delle molteplicità delle varianti in gioco, per la complessità dei sistemi che costituiscono l’organismo umano e per la fallibilità dell’osservatore.”  Nella ricerca medica l’impossibilità di definire tutte le variabili e di eliminare l’elemento personale porta ad un’ interpretazione disinvolta dei dati clinici: “più della metà dei saggi scientifici di argomento medico potrebbe essere semplicemente falsa”, scrisse nel 2015 Richard Harton  direttore della rivista “ The Lancet ”, bibbia della medicina. Non molto diversa è la conclusione di Marcia Angelln storica redattrice del New England Journal of Medicine  e ora   professore alla Harvard Medical School di Boston :   ”non è possibile credere alla gran parte della ricerca clinica che viene pubblicata, fare affidamento sul giudizio dei medici di fiducia o su linee guida mediche autorevoli. Non gioisco di questa conclusione formatasi gradualmente e con riluttanza nel corso di due decenni da direttore della rivista”. Se la medicina non è una scienza esatta, in che modo possiamo definire la salute e la malattia? Oggi il criterio adottato è statistico: sana è la persona “normale” cioè quella che ha tutti i valori di laboratorio e i dati clinici rientranti nella maggior frequenza statistica. Ma possiamo accontentarci di questo? Il Dott. Carlo Barbieri, medico specialista in agopuntura cinese, racconta : “alcuni anni dopo la laurea, andai in Cina a seguire un corso di Medicina Tradizionale Cinese in cerca di risposte ai problemi raccontati dai pazienti con esami di laboratorio nella norma. Penso questo sia il motivo che spinge molti colleghi a seguire corsi di medicina “complementare”. Evidentemente molti medici non si accontentano del rapporto esclusivamente tecnico che la medicina attualmente offre e cercano qualcosa che dia un aiuto più articolato alla sofferenza dei pazienti. Un esempio che in qualche modo fa da compendio alla “medicina basata sulle evidenze” lo propone da alcuni anni la Columbia University, e in seguito altre Università, che offrono dei masters di “ Medicina Narrativa ”. In questi corsi si insegna a medici e operatori sanitari l’importanza di ascoltare la storia personale e come il malato vive la propria patologia. Il tentativo è quello di curare una persona e non la malattia come entità a sé stante. A riprova di come la medicina stia cercando altre risposte ce lo fornisce un editoriale del Lancet  del 2009 che riprende un lavoro pubblicato molti anni prima da George Canguilhem , filosofo e storico della scienza, direttore dell'Istituto di Storia delle Scienze di Parigi. In questo articolo si sottolinea la necessità di integrare il concetto di salute utilizzato dal WHO  e definito non solo come assenza di malattia ma come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”, per estenderlo ad altre due dimensioni. La prima riguarda la biodiversità : l’essere umano non vive in un vacuum e la nostra vita è interdipendente dalla totalità del mondo vivente. Risulta pertanto impossibile separare la salute dell’uomo dallo stato in salute della grande varietà di animali, piante, funghi e microorganismi che costituiscono il nostro Pianeta.   La seconda si spinge fino al regno inanimato  in quanto la salute della biodiversità, di cui facciamo parte, è strettamente in relazione ai cambiamenti di clima, inquinamenti e modificazione dell’habitat terrestre.  Canguilhem rifiuta l’idea che esistano stati normali e patologici definibili statisticamente, vede piuttosto la salute come la capacità di adattarsi al proprio ambiente. La salute non è un’entità fissa. Varia in ogni individuo e dipende dalle circostanze. Lo stato in salute non deve essere definito dalla medicina ma dalla persona stessa in accordo con il suo sentire e i suoi bisogni funzionali. Il ruolo del medico è quello di aiutarla a capirli. Questo approccio pone il paziente e non il medico in posizione di autorità nella definizione dei suoi bisogni di salute, rovesciando il paradigma attuale. Riusciremo mai ad avere una sanità così evoluta? Difficilmente. Certamente la medicina, grazie sopratutto all’apporto della tecnologia, ha avuto un’evoluzione straordinaria in questi ultimi decenni e ulteriori passi avanti li può fare, afferma il Dott. Carlo Barbieri, se riesce a guardare in modo costruttivo alla propria storia. Più precisamente alla diatriba tra due geni della medicina: Louis Pasteur  che attribuiva esclusivamente ai germi le cause delle malattie ( il germe è tutto ) e Claude Bernard  sostenitore dell’importanza di avere un terreno sano per evitare la crescita di germi patogeni ( milieu interiéure ).    La vittoria del primo ha fatto concentrare ogni sforzo nello studio di virus, batteri e ogni agente patogeno, ora è venuto il momento di concentrare lo studio sul cosiddetto terreno. Studiare il Terreno  significa avvicinarsi al pensiero di Canguilhem, accettare che l’organismo umano sia integrato in un sistema di relazioni con il mondo vivente e inanimato, diventa un discorso sociale, ambientale, psicologico e, perché no, politico. Noi pensiamo di essere umani ma lo siamo in minima parte perché ospitiamo dal 90 al 99 per cento di geni  batterici. Questo concetto risulta particolarmente valido poiché abbiamo recentemente scoperto che ogni cellula del corpo umano contiene sempre gli stessi geni, circa 30 mila ma il microbioma, cioè il genoma di tutti i microbi che ospitiamo, ne ha 100 volte di più: i ricercatori dell’Embl di Heidelberg, in Germania, e del progetto europeo MetaHIT li hanno contati: circa 3,3 milioni di geni. Noi pensiamo di essere umani ma lo siamo in minima parte perché ospitiamo dal 90 al 99 per cento di geni  batterici. Aprendo l’orizzonte della medicina, allargandola allo “stile di vita” (il termine che oggi usiamo per designare il Terreno) sarebbe una grande occasione utilizzare il sistema di pensiero della Medicina Classica Cinese, da millenni focalizzata sulla prevenzione. Come dice Francois Jullien , filosofo e sinologo, spiegando il diverso approccio con la realtà esistente tra le due culture: “l’eredità greca ci insegna a creare con il nostro intelletto un modello, poi con la volontà facciamo entrare la forma progettata nella realtà, nella cultura cinese la realtà è vista come un susseguirsi di trasformazioni”.  Vedere la salute non in modo statico ma come un processo in continua evoluzione che vede ogni cosa esistente come parte di un Tutto governato dalle stesse leggi della Natura: è questo il grande insegnamento della cultura classica Cinese Lucia no Bassani

  • SIT- IN DELLA COMUNITÀ EBRAICA DI MILANO PER I PICCOLI FRATELLI BIBAS

    La Comunità ebraica di Milano ha organizzato un sit-in per onorare la memoria di Ariel (4 anni) e Kfir Bibas (9 mesi), deportati a Gaza, strangolati a mani nude dai loro aguzzini, i corpi usati come merce di scambio ed esposti in una macabra cerimonia, e della loro mamma Shiri. Sono stati ricordati tutti i bambini vittime del 7 ottobre, uccisi o rapiti. Abbiamo chiesto il ritorno dei 63 ostaggi ancora in mano ad Hamas a Gaza e la solidarietà di Milano, città gemellata con Tel Aviv, per il rispetto dei diritti umani di tutti i rapiti dai terroristi di Hamas. GUARDA IL VIDEO

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  • Convenzioni | PortaleCEM

    I concerti, il teatro, le presentazioni a prezzi scontati per la Comunità Ebraica di Milano Siamo sempre al lavoro per ottenere nuove convenzioni per la nostra comunità. Tenetevi aggiornati, iscriveti alla nostra newsletter. Convenzioni Via Sally Mayer 4-6 | Milano +39 02 48 31 10 267 + 39 393 8683899 paola.hazan@com-ebraicamilano.it Scopri le convenzioni riservata alla Comunità Ebraica di Milano Per conoscere le convenzioni riservate alla Comunità Ebraica di Milano contatta: Paola Hazan +39 02 48 31 10 267 + 39 393 8683899 paola.hazan@com-ebraica milano.it Tieniti Aggiornato Kesher per te Resta sempre informato su quello che succede sul PortaleCem. News Cultura & Spettacolo Attività culturali relative alla cultura ebraica. Kesher in Viaggio SoloxTe Scopri tutte le nostre mete e parti con noi Conferenze online SoloXTe Coming Soon - Area riservata Eventi Kesher Solo xTe Coming Soon - Area Riservata Corsi di ebraismo Coming Soon - Area riservata Cultura & Spettacolo Attività culturali relative alla cultura ebraica. Kesher in Viaggio SoloxTe Scopri tutte le nostre mete e parti con noi Conferenze online SoloXTe Coming Soon - Area riservata Eventi Kesher Solo xTe Coming Soon - Area Riservata Corsi di ebraismo Coming Soon - Area riservata Cultura & Spettacolo Attività culturali relative alla cultura ebraica. Kesher in Viaggio SoloxTe Scopri tutte le nostre mete e parti con noi Conferenze online SoloXTe Coming Soon - Area riservata Eventi Kesher Solo xTe Coming Soon - Area Riservata Corsi di ebraismo Coming Soon - Area riservata Cultura & Spettacolo Attività culturali relative alla cultura ebraica. Kesher in Viaggio SoloxTe Scopri tutte le nostre mete e parti con noi Conferenze online SoloXTe Coming Soon - Area riservata Eventi Kesher Solo xTe Coming Soon - Area Riservata Corsi di ebraismo Coming Soon - Area riservata Cultura & Spettacolo Attività culturali relative alla cultura ebraica. Kesher in Viaggio SoloxTe Scopri tutte le nostre mete e parti con noi Conferenze online SoloXTe Coming Soon - Area riservata Eventi Kesher Solo xTe Coming Soon - Area Riservata Corsi di ebraismo Coming Soon - Area riservata Cultura & Spettacolo Attività culturali relative alla cultura ebraica. Kesher in Viaggio SoloxTe Scopri tutte le nostre mete e parti con noi Conferenze online SoloXTe Coming Soon - Area riservata Eventi Kesher Solo xTe Coming Soon - Area Riservata Corsi di ebraismo Coming Soon - Area riservata

  • Donazioni | PortaleCEM

    Tutti le indicazioni per poter effettuare una donazione alla Comunità Ebraica di Milano. Scopri come donare. CEM Donazioni Comunità Ebraica Milano le DONAZIONI fanno bene alla COMUNITÀ abbiamo PROGETTI ambiziosi REALIZZIAMOLI insieme ...perchè donare Donazioni Potete scegliere come effettuare la vostra donazione. La Comunità Ebraica di Milano vi ringrazia! di Persona Contattaci per avere informazioni. Online Accettiamo le donazioni anche con PayPal. Bonifico Bancario Adatto per un contributo una tantum. INTESA SAN PAOLO INTESTATO A: COMUNITA’ EBRAICA DI MILANO COD. IBAN : IT96M0306901789100000002327 BIC: BCITITMM 5x1000 Dona il tuo cinque per mille alla nostra Comunità compilando l’apposito riquadro nella dichiarazione dei redditi (tutti i modelli) con il codice fiscale /P.Iva della Comunità Ebraica di Milano: 03547690150. L'aiuto reciproco è alla base della nostra cultura Alcuni progetti Borse di Studio per la scuola Ristrutturazione di alcune aree della scuola Nuove aule per la scienza, musica e teatro Raccolte mirate per il servizio sociale Sistemazione del cimitero e sua messa in sicurezza RSA - ristrutturazione dei piani, nuovi letti, area bagni, aria condizionata e molto altro ancora. Stiamo pensando alla possibilità di dedicare ad un vostro caro, una targa piano per piano. Potete anche proporci un progetto che vorreste vedere realizzato, contattateci, siamo a vostra disposizione Grazie per il vostro aiuto! Vuoi donare per un progetto in particolare? Compila il modulo. GRAZIE PER AVER PENSATO A NOI! La mia donazione Nome Cognome Email Per conto di Progetto Donazione La Comunità Ebraica di Milano ringrazia. Con il Portale CEM la Comunità va dagli iscritti e non gli iscritti dalla Comunità.

  • Attivi da Casa | PortaleCEM

    Welfare significa Benessere e coinvolge sia i bisogni materiali che la sfera psico-sociale. Il Progetto Attivi da Casa, nato anche grazie alla forte volontà e impegno della volontaria Rosy Gubbay ed ora appoggiato da Fondazione Vaduz. CDEC VAI AL MUSEO FONDAZIONE CDEC Piazza Edmond J. Safra 1, 20125 Milano cf 97049190156 pi 12559570150 t: +3902316338 / +3902316092 email: cdec@cdec.it pec: fondazionecdec@pec.ancitel.it Chi Siamo La Fondazione CDEC, istituita a Milano nel 1986, continua il lavoro del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea fondato a Venezia nel 1955. È un istituto di ricerca indipendente che promuove lo studio della storia, cultura e realtà degli ebrei in Italia dall'Emancipaz ione ad oggi, con un focus sull'Italia contemporanea e sul periodo nazi-fascista. Riconosciuta come il principale istituto italiano sulla Shoah, la Fondazione CDEC si impegna contro il razzismo e l'antisemitismo e nella difesa dei diritti civili. Svolge attività di divulgazione e ricerca storica, fornendo formazione e aggiornamento per insegnanti e professionisti di vari settori. Collabora con numerose istituzioni culturali e sociali, sia in Italia che all'estero, e offre consulenza a enti governativi, universitari e amministrazioni locali CEDEC Cosa Facciamo Ricerca Formazione Conservazione Monitoraggio Eventi News CEDEC I DIPARTIMENTI Biblioteca Archivio Osservatorio Antisemistismo Ricerca Storica Didattica CEDEC Come Raggiungerci Altri Musei:

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