ISRAELE: UN PASSO RIVOLUZIONARIO PER RIDARE TATTO A CHI LO HA PERSO
- PortaleCEM

- 25 set
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La lesione traumatica dei nervi periferici (TPNI) è un disturbo comune che colpisce il 2,8% dei pazienti che hanno subito traumi e può causare disabilità permanente, dolore cronico e riduzione della qualità della vita.
Un effetto comune della TPNI è la perdita della sensibilità tattile, che non solo interferisce con la vita quotidiana dei pazienti, ma aumenta anche la suscettibilità alle lesioni. Attualmente, sono disponibili poche soluzioni per il ripristino della sensibilità tattile. La terapia normalmente più utilizzata è la ricostruzione chirurgica del nervo mediante autotrapianto di nervi o l'impianto di tessuto nervoso prelevato da altri soggetti. Sfortunatamente, la ricostruzione nervosa può essere eseguita solo in un periodo di tempo limitato (nei primi due anni dopo la lesione) e richiede pelle sana e terminazioni nervose vitali. Inoltre, anche quando queste condizioni sono soddisfatte, il suo tasso di successo è basso. Una promettente strada alternativa per il ripristino della sensibilità tattile è lo sviluppo di dispositivi neuroprotesici indossabili o impiantabili che simulino l'esperienza del tatto. Questa simulazione si ottiene traducendo gli stimoli pressori nell'area danneggiata in segnali elettrici che possono essere successivamente elaborati dal cervello. In Israele, presso il Technion, Israel Institute of Technology di Haifa, un team di ricercatori ha sviluppato un dispositivo che potrebbe rivoluzionare la medicina ricostruttiva e le interfacce uomo-macchina: il Triboelectric Nano-Generator (TENG).

LUCIANO BASSANI





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