La vitamina C è una vitamina idrosolubile dotata di molte funzioni tra cui la formazione di collagene, la riparazione cellulare e l’eliminazione di sostanze tossiche, è antiossidante, favorisce l'assorbimento di zinco e ferro, la riduzione del colesterolo, stimola il sistema immunitario, protegge i globuli rossi e ha attività antitumorale.
La vitamina C fu isolata per la prima volta nel 1928 e la struttura chimica fu identificata nel 1933. Solo all'inizio degli anni '70 il dottor Linus Pauling rendendosi conto dei suoi molteplici vantaggi raccomandò che l'assunzione giornaliera ottimale di vitamina C fosse di 2.000 milligrammi (mg). Tuttavia, man mano che la medicina “moderna” e l’industria farmaceutica hanno potenziato la macchina sanitaria spostando il mercato verso altri tipi di farmaci, la vitamina C è caduta rapidamente in disgrazia nonostante sia poco costosa, facile da somministrare e con pochissimi effetti collaterali. È importante notare che la maggior parte dei mammiferi può produrre vitamina C nel corpo, ma gli esseri umani e i porcellini d'India devono ottenerla dalla loro dieta. La vitamina C è un fattore essenziale in molte reazioni enzimatiche e diversi studi hanno dimostrato che riduce il rischio di condizioni cardiovascolari come ictus, ipertensione e malattie coronariche. La vitamina C è sempre stata vitale per la funzione immunitaria, ma i dati della ricerca mostrano anche che svolge un ruolo importante nel trattamento di diverse condizioni di salute, compreso il cancro. La ricerca suggerisce che la vitamina C per via endovenosa potrebbe prolungare la sopravvivenza, anche nelle persone affette da cancro al pancreas e alle ovaie, che sono tra i tipi di tumore più mortali. Sono stati inoltre osservati i benefici della vitamina C quando associata alle terapie per cancro, poliomielite, sclerosi multipla e ad altre malattie. Grandi dosi di vitamina C sono il fondamento della cura del Dr. Frederick Klenner per la poliomielite e della cura del Dr. Paul Marik per la sepsi e il suo utilizzo è parte integrante di alcuni protocolli terapeutici di successo sviluppati per il COVID.
Klenner iniziò con trattamenti con vitamina C per pazienti affetti da polmonite virale, i cui dettagli presentò nel 1948 sul Journal of Southern Medicine and Surgery. Prima che il vaccino antipolio fosse rilasciato, Klenner trattava i pazienti affetti da poliomielite con alte dosi di vitamina C somministrate per via intramuscolare. Nel 1949, Klenner presentò il suo lavoro sulla poliomielite alla sessione annuale dell'American Medical Association. Sebbene avesse scoperto che la via più efficace era quella endovenosa, aveva visto che le iniezioni intramuscolari erano soddisfacenti a una dose compresa tra 25.000 e 30.000 mg per un adulto. Trattò 60 casi di poliomielite con la somministrazione di dosi massicce di vitamina C e riportò la guarigione di tutti i pazienti. Nessuno dei suoi pazienti rimase paralizzato e tutti guarirono entro tre giorni. Le fonti alimentari di Vit.c sono rappresentate dai vegetali in particolare frutta fresca. Purtroppo i pesticidi, l’ esposizione all’aria e la cottura rappresentano una deplezione della vitamina C normalmente presente. I sintomi in caso di carenza sono debolezza, inappetenza, irritabilità, dolori osto-articolari, disturbi digestivi, anemia, sanguinamento gengivale. Secondo le indicazioni di Linus Pauling la dose giornaliera può arrivare a 10g al giorno. Per via endovenosa in associazione ad altri componenti come il glutatione e l’esofosfina è usata ad alti dosaggi per diminuire gli effetti collaterali delle terapie antitumorali.
Luciano Bassani
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